Tag Archivio per: arte

Trasfigurazione

PREAMBOLO [saggi e crudeli, figli d’un amore sacrilego, il sagittario, con flauto traverso, e la centaura, di lira, magnificano un Inno a Urano. E Dio e pianeta e ghiacciaio e arcano] “O colosso glaciato, cielo stellante, di Gaia figlio e amante. Nostromo del mare Cronio. Nel tuo eremo blu, da divinità primordiale hai generati i […]

Cattleya

Sudario di mammelle impresse su pellicola, stampe bigotte e televisivo il patibolo. Sporca di buio hai mutato in orchidea rovente il fango inghiottito, sia pia che clandestina. Quasi moglie mai indossatrice, quasi monaca mai attrice, imbellettarti cadavere è mascherare l’avarizia con cartapesta, è seminare giubilo nell’insensatezza. Di questi versi tardivi (glifi degli impostori) hai occupato […]

Voyage.5

Esistere anziché possedere, preferire-condividere-donare invece di conquistare e depredare e ammazzare. L’amore umano è sangue, nient’altro che sangue. Sangue che versi, regali, bevi o lecchi… sempre sangue! Il cuore un bordello in velluto rosso, le sue stanze luride, altre a soqquadro, alcune impolverate poi lucidate. Imbandite per il cenone di Capodanno od infiorate come una […]

Androgyne

La femme des rêves Più pezzi di carne, di 1000 occhi. Con mani di tante dita. Più lingue, idiomi distanti. Sensible e romantica come il suo strumento. Di suono, di silenzio. D’inverni anticipati da pioggia autunnale, d’oriente, di occhi a mandorla sorridenti. Di solitudine, che non è né gioia, né tristezza. Insieme in un’altra vita, […]

Capitolo terzo -JAUDETTE-

Dal pascolo dei capri (che Tespi sgozzò come trofeo degli ingannatori scenici) al battistero delle antiletizie non più goliardiche nè ingorde ma penitenti, saltellava infante Jaudette. E ridacchiava sui vizi dello zio mentre, in tunica viola, si masturbava davanti al nudo della prostituta redenta. Crescendo abbandona la giostra del giubilo silvestre per le sottane rubate […]

Capitolo secondo -JEANNINE-

La cantina sverna botti di rovere e torba, ad incendiare l’aria di temporali preistorici, mentre si lamentano dei cenci i seppellitori di cadaveri. Murate vive, dei loro servigi clericali, un pianto mozzato le fantesche. Accovacciate o ancora scioccate. E gli albatro imbalsamati, sfiorano le pietre annerite, sulla brughiera appesa all’Altissimo. In bicroma successione, come colonnine […]

Capitolo primo -JACQUELINE-

Barbarica è la procreazione artificiale, la ferita inferta alla Terra dall’aratro sepolto, sacri i riti delle sue fondazioni. Vacca e bue, dualità degli archetipi. La gemella Jacqueline ha un viso livido, le ballerine di seta per dormire, una lunga treccia corvina a toccare il pavimento. Odora di lavanda, la sua pelle: more/miste a cera. Il […]