Cattleya
Sudario di mammelle impresse su pellicola, stampe bigotte e televisivo il patibolo. Sporca di buio hai mutato in orchidea rovente il fango inghiottito, sia pia che clandestina. Quasi moglie mai indossatrice, quasi monaca mai attrice, imbellettarti cadavere è mascherare l’avarizia con cartapesta, è seminare giubilo nell’insensatezza. Di questi versi tardivi (glifi degli impostori) hai occupato […]