L’incontenibile

Noi, scomposti in e io e te
diade impazzita di ciò che fu sintesi predestinata.
E io e l’onda e tu la roccia.
Mi schianto liquida e potente a sfidare la tua rigidità materica.
Incontro e scontro.
Mi scomponi in schizzi festosi quando generosa
ristoro con spuma bianca le tue asperità luccicanti.
Mi trasformo in schegge di sale per restarti aggrappata.
Nello spingermi infinito verso te e nel ritirarmi svuotata,
trovo il senso del mio moto.
L’impatto è temuto e desiderato.
Nell’arrivo è il crollo,
le tue braccia si fanno riva e accolgono la mia deriva.
E tu m’aspetti cupo e meditabondo,
io tempestosa.
Ti rumoreggio dentro per sovrappormi al frastuono
dei tuoi pensieri.
Soave musica, boato assordante.
Ti sfioro, mi ritiro, poi ritorno e su di te
divento suono, respiro.

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