Fotocrazia
[Agonizzanti e desolate stelle, che bagliori gemendo mi esigete solo al mondo]
Dal buio grembo
che l’universo oscuro include,
discendiamo per doglie
(di taglio sorto)
a l’unica grazia possibile.
Severissimo bocciolo
sigillato a corolla,
su aromi archi, esplode
(affiorati dal calice) tinto.
Dello scrigno mantello,
che la mostruosità dischiude,
tessuti colori in volo
alla bellezza, più sopportabile.
Tenebre squarciando
e divampati i pastelli,
risuona il silenzio
sopra melodie incantate.
[Sulla distruzione pianta, le terre salate e l’avaro potere, governa la luce]
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