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Fleur Bleue

11:11
“Ecco, io farò venire su di loro un male al quale non potranno sfuggire; e sebbene grideranno a me, non darò loro ascolto.”

“Tienimi per mano”, scendemmo frettolosi, contammo i nostri passi, il sorriso negli occhi e gli insulti lanciati come sassi, su vetri di vecchie finestre rotte. Odiammo ogni distanza, ogni realtà, poi il tempo (nascosti). Indietreggiammo per non desiderare, contammo solo un abbraccio, poi…

Lei: “mi fai ridere sempre, e non pensavo fossi cosí.”
I_O: “somigli all’Everest, pericolosa come le tempeste improvvise sulla sua vetta.”
Lei: “come vorresti difenderti, cosa puó proteggerti?”
I_O: “ti darò la possibilità di guardare oltre la crepa della mia armatura, ne hai distrutto un pezzo soffiandoci semplicemente sopra. Non posso difendermi.”
Lei: “mi desideri?”
I_O: “non riesco neanche a pensare d’avvicinarmi a te, preferisco sedermi sulla panchina e dar da mangiare agli uccelli, torna da me quando sarai stanca del vuoto della stupidità umana, io ti aspetteró e ti regalerò il mio silenzio.”
Lei: “ed io cosa potrò fare per te?”
I_O: “nulla di speciale… forse restare solo come sei e abbracciarmi un’altra volta.”

[ … ]

I_O: “Musa, ogni momento passato con te è perso, di questo liquido assaporo il dolore tenero, la perdita dell’istante che vorrei tempo fermo, spazio per uno sguardo eterno. Costantemente affamato, sento freddo, colgo il vuoto, attraverso colla mano l’immagine di te che dormi nuda, profilo perfetto .”
La Musa: “sono lontana, oltre ogni limite, paurosa, non ho accettato il mio status, non mi riconosco come Divinità, cosa posso darti ancora, o… forse sottrarti?”
I_O: “non so, mi sembra d’aver perso tutto, forse di non aver mai voluto niente.”
La Musa: “canterai ancora per me? Non puoi essere come sei, laggiù nel limbo correndo dietro un sogno, canterai ancora per me? Non sono forse degna della tua poesia? La poesia è un’inutile menzogna?”
I_O: “il poeta non può diventare mortale e uomo ed inseguire quella gioia a tutti concessa, si annienta e soffre oltremodo, non ha bisogno di studiare filosofia, la voce, che dall’interno lo muove, nasce dal mondo mitologico dove albergano santi e fantasmi, tu per me non puoi essere né mortale né donna.”

AMBIENTAZIONE
Jardin des Tuileries, Paris
MUSICA
It’s you, Stevie Wonder – Dionne Warwick

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