XXIV

Chi si accaparra la fama dei morti è avido e molto spesso un ladro, conosco un eroe che rischia la propria vita per amore girando per bordelli. Fatevi da parte, certo, “io non sono la bocca per queste orecchie”, mentre abbandono Oblio di D.F.Wallace (colpa di R. I. P. e di quel suo modo beffardo di consigliare testi da una pagina in avanti et 2 indietro), per qualche motivo ignoto o ragione sicura. Io sono ancora troppo ignorante et sempre lo sarò, ma, questa condizione, non preclude che possa fare ancora dei passi verso “il fine ultimo”, se compio una parte della ricerca ci sarà pur qualcuno che la potrà ultimare et arrivare al punto. Non è presunzione, ludibrio et un fallace rovistare tra la gentaglia. Purtroppo non c’è gioia che poi non si trasformi in dolore, è così et sempre sarà. Ti avevo scritto, “tu funambola”, spero porti fortuna (qui è caduto et morto), tra i miei pensieri c’è un sentiero luminoso et tanta foresta scura, poi nel paganesimo, la follia vive d’ immagini quiete ( in video Veritas). Io apolide . L’unica salvezza è lo sciroppo per la tosse secca prima di immergermi sott’acqua. Quel sapore chimico di fragola contrasta le emozioni che rimangono incagliate tra esofago e gola. Il nome del drago l’ho dimenticato, mentre quello del leone me lo ricordo bene è: io voglio “la terza metamorfosi?”. Non parlerò d’uomini che sono pozzanghere di liquame, né scrivero’ mai in maniera veramente sincera. Chi mi ha conosciuto sa bene che sono in fondo un animale a sangue freddo. A questo punto vi ho regalato una verità nuda, un quadro perfetto, dovreste emozionarvi, piangere e buttarvi per terra, restare in posizione fetale per poi stiracchiarvi dopo un bel respiro et rinascere [David Sylvian: “Orpheus”] . Siamo tutti animali, giochiamo et crediamo di essere umani, ma semplicemente non lo siamo. Pazienza amico mio, abbiamo profetizzato et scritto un libro in più, se la sua materia preferita sarà la carta attirerà polvere ed acari in abbondanza. Mi permetto di tornare ad essere me stesso per qualche minuto, vi racconterò una storia: discipline. Ho comprato 2 grandi specchi, un vecchio ombrellone da giardino et un frigo americano a 500 euro. Questa è la morale della favola. Se non c’è? Siamo immoralisti, tutti d’accordo? Guardate che combino in pochi secondi, pronti? Il viaggio, trasformismo, nascondersi dietro un dito, nessun riferimento a te/pezzo di quello che mi piace, nichilismo, la libertà assoluta, una collana d’istinti primordiali VS adesso ti accarezzo come il padrone accarezza il proprio cane, quello è tutto l’amore “sicuro” del mondo, non ci sono preghiere scelte quando ti rivolgi a pesci ed alberi, infondo sono molto delicato, non ho bisogno di corazze o armi, so resistere, so difendermi, non attacco mai e con lo sguardo ti posso salvare. Il fragilismo è un movimento di distruzione/ricostruzione totale che parte da frammenti di vecchie forme per crearne di nuove. Mi serve la montagna et la caverna, ma ho anche un’altra soluzione: [t.] et L’isola deserta. Se ridete et confabulate è normale, non mi sarei aspettato di meglio (azione/reazione) . I 3 filoni: la foresta fitta et buia et la caccia ai sentieri vergini et luminosi (la disciplina filosofica), i coccodrilli di marmo (amore et psiche). Il mago di Oz (l’esistenzialismo) Aspetto la tua risposta Sakuranbo, so che regalerai perle ai porci, ma, so che lo farai perché la tua natura generosa lo impone. Vivremo insieme un mese, et paradossalmente avremo barbe lunghe et incolte. Divertitevi. P. S. Dovremo convincere R. I. P. a farsi crescere la barba et cominciare ad apprezzare i mélange à trois (in senso letterale o sinonimo).

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