In treno verso Tebe

Forse, guardando i delfini saltare a Tantamar sorriderai, ripensando a quando loro furono uomini.
Come può compiere il proprio destino un Dio, peraltro folle?

Così nacque la capra che non seguì le altre, ma che cantava sola alternandosi al coro.
Vi racconterò una storia: treno, Tebe, una testa poggiata sul finestrino, piantato in ( N ) asso.
Una bella principessa, un grande dolore, Arianna, mi piace l’idea della minaccia a Teseo, intimidazione, D. : “tu vai via, lei che soffre diverrà folle, perché così mi piace, sarà la mia sposa immortale, sarà mia! “.
Cambiava forma et genere, noi continuammo a seguirlo et a bevere vino, etimologia: 1-entusiasmo, 2- ispirazione.
Ci furono offerte et le baccanti danzavano scomposte, la notte, musici et fuochi.
Il treno si tuffò nel buio della galleria, sentivo il freddo della notte passare attraverso il vetro ed appiattirsi sulla fronte, così forse ebbe la stessa sensazione D. , quando infranse con la testa senza corona le acque del lago senza uccelli.
La nostra metamorfosi, il cammino lungo il filo, uscimmo dal labirinto, sporchi del sangue della povera bestiaumana senza colpa.
Essere fragili non vuol dire essere deboli, anche l’eroe piange.

Un diadema d’oro.
Abbandonate se potete il significato delle parole et correte verso le sensazioni con le braccia aperte et gli occhi chiusi.
Senza paura di cadere, senza la paura di non vedere, abbraccerete il tutto trattenendo il respiro all’impatto.
Il treno si è fermato dopo aver rallentato e fischiato, io scendo e mi rendo conto d’aver sognato troppo, sono a Tebe.
Divertitevi.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *