Lo spazio del tempo

“L’uomo libero è immorale”, quanto spesso me ne dimentico, provo un certo disagio a grattare un fondo senza troppa convinzione, il mio vecchio divano, quand’ero più piccolo dormivo lì. La bicicletta. Un piano di studio, non sleghero’ la mia sincerità (è bambina senza occhi e senza naso, con una bocca piena di denti incatenata all’olmo). Vi parlerò delle anti_virtù, di perché mi terrorizza ogni divieto, perché la morale ha come intento quello di aggredire ogni fantasia costruttrice. Perché non_fare è sacro, agire e fare è “peccato”. Polis. Da tiranno illuminato a sanguinario e feroce opposto. Disgregazione sentimentale, seppure decadenza. Ancora? Di risvegli brevi e brutali, un’ottava, il non_viaggio, camminare con quello che ci hanno fatto credere stampato in testa, il tappo, non fuoriescono pensieri gravidi. Nessun sussulto per l’anima, nessuna dichiarazione d’altri tempi. I costumi di una società, ciò che apprendo. Una rivelazione, vi dirò che, la solitudine (meravigliosa e beata), disegna parabole e iperbole. Non avanzare (con passo cadenzato) tra metafisica e fisica è dangereux. Quaderno di physica, la tragedia Greca antica, pulsare di anti_volonta’ perfetta, disegna il fato il contrario del tutto voluto. Saresti tu caos, quella volontà di fuoco distruttore e rigeneratore? Io non avrò alcuna pietà per me stesso, per R.I.P. e per l’altro dei Sakuranbo, tra pochi giorni distruggere_mo quello che l’umanità ha costruito negli ultimi 2000 anni. Consegnarsi alla storia come redentori incestuosi. Estorceremo gratitudine. Mi ricordo una storia di un bello uomo che viaggiava tra terre e mari ed ebbe il bisogno di perdere la via di casa per 10 lunghi anni (spero di arrivare almeno a 20). Sei molto bella, può andar bene per me, sarai un lungo passatempo. Le nuvole non si trasformano, sono facce argentate e arancioni. Non metterò al mondo figli [(quindi resterai sola) gorgoneion], dovreste smetterla pure voi! Divertitevi.