Umanoidi
Se non ha ragione del Fato, l’uomo resta uomo, dove si nasconde la sabbia? Nelle vene? La congettura, ci arriverà il giovane ragazzo a piedi nudi, perché lo chiameranno Semidio? Imperativo, siediti, rastrella le sensazioni, che ne sai del dolore? Il dolore fisico. La foresta non è più scura se puoi fare luce dagli occhi, il buio è per chi sa d’esser cieco. Le spine escono dalla pelle con uno spillo. Sarà più doloroso nel cammino, “torcersi” la caviglia e cadere sul primo bacio. Non c’è nessun sussulto, le virtù le farai restare tali fino al punto del “nulla”, del valore che hanno (l’estinzione delle virtù). Animalesco tafano. Ora io e tua madre ti chiameremo Atlante. Tua madre guarda com’è bella, è di tutti i colori ha tutte le forme, fornitrice di vita e di morte, con lei nasce la natura. Io ti insegnero’ cos’è Dio, perché è nemico dell’uomo di fango, perché ha paura dell’uomo di fango. L’uomo obbedisce alle leggi dell’uomo, le leggi del divieto. Così l’oltraggioso disprezzo della fantasia cavalchera’ con l’uomo, così ti diranno che la gentilezza è menzogna e che la verità è peccato. Ogni tuo dubbio sarà consumato, ogni tuo desiderio sarà ingiuriato. Dio è così, vive del disprezzo per l’uomo. L’uomo è così, vive del disprezzo per la natura. La mosca da carne è prolifica: è una creatura di Dio? È creatura dell’uomo? […] il pungitopo, ritratto, 3 nature diverse, perché, 2 in contrapposizione tra loro per una sola verità. Il nemico sarà ovunque. Lui con te non avrà pietà. Andrai incontro al tuo Fato. Atlante dormi, riposa, domani camminerai ancora.
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